ARTIPASTO 2023 Evento artistico-culturale promosso dal Comune di Bregaglia (CH), in collaborazione con il Comune di Chiavennapresso Palazzo Vertemate Franchi (Piuro)
Partecipo a questo evento con due interventi pensati e realizzati partendo da un dialogo aperto con questo incredibile luogo. Un luogo con un'identità forte e dominante ma, allo stesso tempo, ricca di fragilità e mancanze. Queste assenze, frutti inevitabili dello scorrere del tempo, sono racchiuse in ogni sasso caduto, in ogni segno cancellato, in ogni spazio svuotato, in ogni memoria persa: da queste parte il mio dialogo e la mia interpretazione. Ascolto l'eco del passato, osservo le tracce rimaste e provo a riempire le parti mancanti e perse. Come un racconto tramandato, con un inizio certo, la storia non ha mai fine in quanto viene raccolta, plasmata e proseguita da coloro che l'ascoltano, la vivono e a loro volta la proseguono trasmettendola ad altri.
"In origine, un abbaccio" (installazione site specific in dialogo con la peschiera)Si tratta di un'installazione che ha un denominatore comune con il mio progetto del 2017 "Secchi di tempo": l'acqua.L'acqua è sempre il punto di partenza, il pretesto e lo è in quanto metafora di "legante" territoriale e soprattutto di "raccoglitore", attraverso il suo scorrere, di memoria. In questa occasione ho voluto però enfatizzare un'altra sua caratteristica fondamentale: l'acqua è il nostro primo luogo di nascita. Che sia il brodo primordiale o il liquido amniotico, la vita è sbocciata in essa.Eppure, per compiere questo meraviglioso, l'acqua ha bisogno di un incontro, di un abbraccio: quello col calore del sole.Ed ecco qui, nella mia opera, rappresentato questo connubio generativo.
Esposizione nella cantinaHo pensato di allestire in questo spazio due opere: la prima (composta da 10 pezzi) e un grande dipinto su tela.Le 10 cornici racchiudono 10 fotografie dei pochi, sbiaditi, dipinti che costeggiano la peschiera nel giardino esterno. Si tratta di scene senza una lettura precisa (essendo persa quasi la totalità della rappresentazione) ed è proprio questa caratteristica mancante che mi ha dato lo stimolo di completarle con un mio intervento pittorico. In totale libertà e in modo giocoso ho voluto continuare il racconto suggerito (sussurrato) con una bizzarra soluzione contemporanea, scegliendo una stampa in bianco e nero per amplificare ancora di più il contrasto estetico e di senso.
Il grande dipinto, invece, stravolge ogni logica razionale e vuole mettere in relazione la forte identità del Palazzo Vertemate Franchi con un'altra altrettanto forte e dominante presenza in Val Bregaglia: quella del Pizzo Badile. Propongo la maestosa montagna in una immagine completamente ribaltata, a testa in giù, vestendola di toni caldi, fra il rosso, magenta e pigmenti fluo; poi trasformo le sue linee, le animo in una svolazzante processione di anime che convergono al centro, nel cuore della montagna. E' qui che si conclude il racconto, è qui il senso di ogni cosa, racchiuso in una romantica metafora. La memoria, la storia, tutto ciò che ci circonda e ci viene tramandato può essere raccolto e fatto rinascere attraverso il filtro del nostro personale sentire purchè le parti in relazione (passato e presente) convivano in un rapporto di reciprocità, rispetto, apertura e amore, l'uno per l'altro.