Dall'Acqua Nasce l'Anima

Dall'Acqua Nasce l'Anima

Mostra internazionale d'arte contemporanea

dal 21 giugno al 07 luglio 2013

inaugurazione 21 giugno ore 18.00

Palazzo Gallio | via Regina Levante, Gravedona (CO)

da lunedì a venerdì dalle 14.30 alle 17.30. Sabato dalle 10.30 alle 12.30 altri giorni e orari su appuntamento.

Artisti

Agatha Baltyzar (Polonia), Hugo Capnot (Italia), Javier De Prada (Spagna), Helene Draaijers (Olanda), Ivan Grozdanovski (Serbia), Rita Klein (Germania), Silke Koppe (Germania), Ana Mascaro (Spagna), Pamela Napoletano (Italia), Berth Neutze (Germania), Jan Nijland (Olanda), Laura Rossotti (Italia), Sabina Sinko (Slovenia)

Dall'Acqua Nasce l'Anima [di Marcello Cazzaniga]

L’acqua è uno degli elementi più intimamente legati all’uomo, alla sua storia al suo stesso essere e alla sua psicologia. Un elemento che fin dalla notte dei tempi è stato considerato magico e misterioso e dunque legato a infinite simbologie e culti religiosi.

La cittadina di Gravedona trova un collegamento naturale con l’acqua essendo adagiata sulle sponde del Lario, specchiandosi nelle sue acque limpide, condividendone la bellezza, il suo cambiare aspetto giorno dopo giorno, ora dopo ora. L’acqua sarà il mezzo per intraprendere un viaggio attraverso mondi altrimenti difficili da raggiungere e l’arte contemporanea sarà il traghettatore.

Dall’acqua noi nasciamo ed essa rappresenta da sempre la fonte di purificazione e quindi di rinascita. Immergersi nell’acqua ci catapulta in una dimensione particolare in cui tutto è distorto e ovattato: semplicemente diverso. Ci si trova allora in una dimensione molto simile a quella dell’immaginazione e dei sogni, proprio da dove l’artista estrae immagini forti o ricche di simbolismo e che sappiano comunicare a un livello più profondo. Inabissarsi in queste acque profonde che sono dentro di noi ci permette di varcare porte che si aprono nell’immaginifico permettendoci di plasmare un infinito numero di creature, pensieri, parole: arte.

Secondo le numerose leggende le creature misteriose che popolavano le acque dell’antichità altro non erano che le nostre intime paure che oggi sono altrove e prendono forme diverse ma che sono tutte riconducibili a ciò che non conosciamo o che è insondabile come in passato erano le profondità marine. La nostra vita è stata spesso definita come la corrente di un fiume che scorre inesorabilmente senza mai fermarsi e così facendo ci arricchisce di esperienze e immagini nuove.

L’artista a volte sembra essere sulla riva di questo fiume e quindi capace di carpire immagini e realtà che chi è nel mezzo dei flutti non riesce a percepire se non in maniera superficiale. L’ispirazione per l’artista è un po’ come l’acqua: una sostanza primordiale informe da cui tutte le forme possono nascere con infinite potenzialità che ancora non sono manifeste.

L’acqua è tutto questo: è in grado di creare, purificare, dissolvere, cancellare, materializzare, donare la vita, guarire, ispirare saggezza, rendere immortali, essa è il primo specchio dell’uomo pensante, l’unico specchio che ci fornisce la capacità di vedere dentro le nostre emozioni. L’acqua ci piace, ci affascina e ci ispira perché essa rappresenta un po’ noi stessi con la nostra energia vitale; all’apparenza sempre la stessa ma sempre diversa goccia dopo goccia se analizzata in profondità. L’acqua assomiglia all’anima dell’essere vivente, non ha principio e non ha fine, è differente e si presenta in innumerevoli forme.

Con questa mostra ospitata a Gravedona compiremo un viaggio a bordo della “nave arte” verso luoghi lontani e misteriosi, ma semplicemente dentro di noi.