Introspettive parallele

Introspettive parallele

Mera e Pamela Napoletano

Tirano, Palazzo Foppoli > 12-27 giugno 2010

Chiavenna, Palazzo Pretorio > 3-18 luglio 2010

Orari d’apertura

Tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30

Sabato e domenica anche dalle 21 alle 22.30

Vernissage il 12 giugno a Tirano e il 3 luglio a Chiavenna alle 18.00

Ingresso libero

Succede che strade apparentemente distanti si scoprano sorprendentemente affini, accomunate non tanto da una medesima rotta, quanto da una meta condivisa. Percorsi che arrivano a sfiorarsi, contaminandosi vicendevolmente, senza però mai toccarsi e sovrapporsi. Il viaggio che porta alla scoperta del “sé” più profondo ed autentico trova forme espressive differenti attraverso la pittura di Napoletano e la scultura di Mera: “Introspettive parallele“ che sono in grado di rafforzarsi reciprocamente. Il contrasto e la convivenza tra modernità e tradizione, tra nuovo e classico, tra istinto e forma, sono dualità che creano valore. La “tradinnovazione” diventa arte.

Testo critico di Pippo Spinoccia

Solitamente quando qualche collega mi propone di scrivere sul suo lavoro d’artista, mi trovo quasi sempre in difficoltà non per non volerlo fare, ma soprattutto perché non so mai come cominciare. Pamela Napoletano è una giovane artista e so che questa è la sua prima mostra personale. Essa presenta una complessa complessità di tavole, ove l’immagine dipinta è il “nudo femminile”, quindi sé stessa. Nella cronologia del lavoro, la pittura si evolve, i pensieri, gli alti, le espressioni si frammentano, per poi ricostruirsi bloccando nell’ambito dello spazio-tavola l’immagine più o meno di sé stessa proiettata, l’immagine più o meno di sé stessa pensata.

I dipinti presenti alla mostra vanno guardati e osservati non tanto nello specifico del nudo “Pamela” fine a sé stesso, ma nel modo ove una giovane artista si rappresenta, secondo canoni che appartengono all’immagine delle arti visive, ma sono anche e soprattutto pensieri interiori, precisati dall’artista, e che si manifestano in forme cromatiche. Non a caso la Napoletano, parlandone con lei, tiene a fare rilevare che i capelli dipinti nelle figure sono pensieri, intrecci, conflitti segnati e disegnati sulle tavole con linee, segmenti appena appena percettibili, ma pittoricamente piene di materia e quindi di “pittura”.

Con questa mostra ha inizio la vita artistica di Pamela Napoletano. A lei da parte mia gli auguri di una lunghissima vita creativa e la speranza che possa trovare nel dipingere il senso “vero” della sua vita.

Gli sponsor dell'iniziativa

Un ringraziamento per il sostegno a BBG, Telnext, Vaol e Studio Daniele Salomoni

Articolo di "Centro Valle" - settimanale

Articolo di "Zona Nove" (32.000 copie distribuite)

Articolo di "La Provincia di Sondrio" - settimanale

Articolo di "La Voce"

Articolo di "Vaol.it"